Tarabaralla

Tarabaralla

giovedì 18 febbraio 2016

GRAZIE

Cari amici,
eccomi tornato a casa! Un po’ provato, ma con una grande energia e la voglia di riprendere… la vita continua e non smette di regalarmi ogni giorno nuove emozioni!
Grazie! Voglio ringraziarvi per il calore che mi avete dimostrato sin da quando è iniziata quest'avventura. Rileggendo i vostri post e messaggi mi è molto difficile non commuovermi.
Sono tante le persone che desidero ringraziare per l’aiuto che mi hanno dato nei giorni difficili: da Vincenzo, caro amico di sempre, ad Ernesto, Eugenio, Max, Riccardo, Alfredo, Brì e William, ma potrei continuare a lungo.
Un grazie alla Guardia Costiera Italiana, che ha immediatamente raccolto la richiesta d'aiuto di Caterina e comunicato con l'MRCC francese. Un grazie al Console Onorario Italiano in Martinica, Vincenzo Landi, che mi ha aspettato all'arrivo a Fort-de-France aiutandomi nella logistica. Un grazie al Console generale d’Italia, Andrea Cavallari, e al personale del Consolato Italiano a Parigi che mi hanno subito scritto e hanno contattato Caterina.
E poi grazie al capitano De Jong, a Jan e Jan Wilm, all'equipaggio e agli ospiti della Oosterschelde: non dimenticherò mai il loro aiuto quella terribile notte (quando, salito sul veliero, hanno pensato fossi un vecchio) e le loro attenzioni dei giorni seguenti.
Grazie a mio figlio Federico, che mi ha aiutato con entusiasmo nella ristrutturazione di Tarabaralla, mi ha guidato con competenza elaborando per me quotidianamente previsioni meteo e al quale ho dato involontariamente non poche preoccupazioni (ma Papone è tornato!).
E, infine, grazie a mia moglie Caterina che, pur dovendo subire le difficoltà legate alla realizzazione di questo mio sogno, mi ha sempre sostenuto con grande amore e, nei momenti difficili, non si è mai persa d’animo, dimostrando la forza del suo carattere e della nostra unione.

sabato 6 febbraio 2016

Addio, Tarabaralla!

Salvatore ha dovuto abbandonare Tarabaralla. Non c'era possibilità di salvarla viste anche le pessime condizioni del mare. 
Ha dovuto aprire le prese a mare. Tarabaralla non farà ritorno: resterà per sempre in fondo all'oceano.


Ora Salvatore è al sicuro a bordo della Oosterschelde, tristissimo.

Questo il report dei soccorritori:
http://www.oosterschelde.nl/fr/2016/02/gered/







venerdì 5 febbraio 2016

Una nave scuola olandese è in arrivo

Una nave scuola olandese che si trova a 80 miglia da Tarabaralla e viaggia a vela a una velocità di 8 nodi ha contattato via radio Salvatore e si sta dirigendo verso di lui!

È la Oostertchelde


5 febbraio

5 febbraio 

Mattina:
La notte è trascorsa tranquillamente.
Lo strallo, rompendosi e attorcigliandosi, ha preso nell'attorcigliamento anche lo strallo di trinchetta e le drizze della randa e sta esercitando pressione sull'amantiglio, che già ne mostra i segni. È impossibile poter sciogliere questo ingarbugliamento.
Salvatore è però riuscito a liberarsi del genoa.
La situazione è critica. Il mare è molto mosso (motivo per cui scendere in acqua al momento è improponibile) e il paterazzo è lasco e non riesce a fissarlo di più. 
Con la telecamera ha ispezionato l'elica: come sospettava è bloccata da una rete da pesca.
Si è rotto un "braccino" che teneva su il pannello solare.

Sera:
Vista la criticità della situazione ho pensato che fosse il caso di chiamare dei soccorsi. Il Comando generale della Guardia Costiera di Roma ora ha in mano la situazione e ha allertato tutte le barche e navi nel raggio di 200 miglia da Tarabaralla per soccorso.
Nel frattempo Salvatore, sempre più stanco e abbacchiato, ha provato a issare la trinchetta utilizzando una delle due drizze che gli servivano al posto dello strallo, ma la drizza si è rotta e la trinchetta pure Emoticon frown

giovedì 4 febbraio 2016

News da Tarabaralla

Notizie da Salvatore tramite telefono satellitare:

Dopo una giornata trascorsa a cercare di liberare lo strallo ingarbugliato in cima all'albero (che ha ingarbugliato anche lo strallo di trinchetta e pezzi di vela), per oggi basta tentativi. 
La barca al momento procede solo grazie alla corrente – visto che spinge in quella direzione – anche per non sollecitare il timone a vento. Ma va lentissima (1 nodo!). 
A causa del passaggio su delle reti da pesca due settimane fa non è chiaro se il motore sia bloccato o meno. 
A tutti voi buona notte e grazie per l'appoggio e i tanti messaggi di incoraggiamento sulla pagina Facebook "L'oceano di Tarabaralla"!

Nel frattempo, cari amici, grazie a voi, alla vostra vicinanza e alle vostre moltissime candidature, sembra proprio che Salvatore da domani sarà tra i 20 candidati del pubblico al prestigioso titolo di 
VELISTA DELL'ANNO!!! 
Così è scritto nelle anticipazioni pubblicate sul "Giornale della Vela", come potete leggere in foto! Da domani si potrà votare: seguiranno istruzioni.





Rotto lo strallo di prua!

Questa notte si è rotto lo strallo di prua di Tarabaralla e purtroppo è andato ad attorcigliarsi sulla sartia e sulla crocetta! Al momento non è quindi possibile aprire le altre vele: Tarabaralla procede solo con il timone a vento.
Speriamo che la luce del giorno e i consigli degli amici portino consiglio!